mercoledì, marzo 28, 2007

Scusate il ritardo


Closer, di Mike Nichols, racconta la storia di due coppie, o meglio di quattro personaggi, che si incontrano, si scontrano, si amano e si lasciano, alla ricerca di qualcosa che in fondo, alla fine, non trovano mai davvero.

(ma parli sul serio?)

E' fondamentalmente un film sul rapporto che esiste tra verità e bugia, tra amore e tradimento che...

(senti, c'hai presente quel numerino "2004" che c'è su IMDB vicino al titolo?)

Si vabbè ma che c'entra... io l'ho visto adesso e ne volevo parlare...

(no no, per carità fai pure, non ti volevo mica interrompere)

Dicevo... i personaggi, interpretati da attori di primo piano, vivono storie incrociate legate dal filo comune della bugia che tiene insieme e distrugge le relazioni amorose e sessuali che si instaurano tra loro...

(ammazza oh... ma tutto da solo l'hai scritta sta roba?)

Pur con l'eccezione di alcune scene davvero notevoli, quali ad esempio il primo incontro tra la fotografa Julia Roberts e la spogliarellista Natalie Portman, ricche di pathos e tensione, il film non convince del tutto. Le numerose ellissi che separano le scene (giorni, mesi, a volte anni), lo rendono un pò discontinuo e difficile da seguire...

(perchè non scrivi pure qualcosa su Casablanca? oppure Ombre Rosse? magari a qualcuno può...)

Vabbè, ascolta, se devi fare così la piantiamo qui e basta ok?

(oh ma che ti sei offeso? guarda che scherzavo... andavi bene! ma dove vai?)

martedì, marzo 27, 2007

I'm only a man in a funny red sheet


Non ce la faccio a parlare male di Ben Affleck.
Davvero.
E, giuro, non lo faccio perchè un giorno gli manderò una sceneggiatura scritta per Project Greenlight, e quindi non voglio che si sappia in giro che ho detto cose poco carine su di lui.
Sono riuscito a farmelo piacere anche in Jersey Girl, gli ho perdonato pure Daredevil.
Però, dovete credermi, sta cosa qui della Coppa Volpi per Hollywoodland proprio non l'ho capita.
Bravo eh, per carità, ma io non ci arrivo proprio.
E poi il film, in generale: una roba insipida e a tratti pure noiosa, che si trascina senza ritmo e con poche idee, nonostante la recitazione di buon livello. Nonostante Adrian Brody. Nonostante Diane Lane.
E mi è sembrato pure un film presuntuoso. Vi giuro che al terzo "finto flashback" col canappione di Brody in controluce in giardino avrei voluto alzarmi in piedi e gridare ad Allen Coulter "oh, ma chi cazzo ti credi di essere?".
Non l'ho fatto. Anche perchè Sara vicino a me dormiva, e non sarebbe stato carino svegliarla in quel modo.

Almeno sui titoli di coda ci potevano mettere questa canzone. L'avrei apprezzato.

Children waiting for the day they feel good...

...Happy Birthday...
...Happy Birthday...



Questo blog oggi compie un anno.
Volevo sentitamente ringraziare i miei affezionati lettori.
Grazie davvero.
A tutti e due.

domenica, marzo 25, 2007

Spartaniiii... Giochiamo a far la guerra??


Attendevo da tempo e con una certa dose di "hype" l'uscita di "300", film tratto dall'omonima graphic novel di Frank Miller. E devo dire che non sono rimasto deluso. La potenza visiva del film è clamorosa, e c'è tutto quello che uno si aspetta da questo film: botte da orbi, scene di battaglia al rallentatore, muscoli in vista, e alcune frasi ad effetto da inserire al volo nel proprio bagaglio personale aspettando l'occasione propizia per poterle utilizzare (alzi la mano chi non sogna di poter dire una roba del tipo "Spartans!!! Tonight we'll dine in hell!!!!" almeno una volta in vita sua!!!). In questo film qualcuno ha voluto a tutti i costi vedere un significato politico, o anche più di uno, se è vero che i persiani di 300 sono stati associati sia ai persiani attuali (Iran, per capirci), sia alla loro moderna nemesi statunitense. Secondo la mia modesta opinione tutto questo è una assoluta forzatura. I persiani del film sono "il nemico" nella maniera più idealizzata e didascalica possibile. Il re Serse è alto 3 metri, è palesemente gay (e chiede a TUTTI di inginocchiarsi!!!) e le sue truppe sono la rappresentazione del male, e ci appaiono "diversi" come effettivamente dovevano apparire i veri persiani agli occhi di uno spartano del 480 a.c.. Allo stesso modo Sparta è la rappresentazione di una società "perfetta" (almeno agli occhi di Frank Miller) tutta fondata sull'onore e sulla disciplina, ma dove si buttavano i bambini deformi giù da una rupe, tanto per dire. E' un film che va preso per quello che è: puro entertainment hollywoodiano, di alto livello e con pochissime pretese di rappresentazione storica.
Il tutto condito da un florilegio di inquadrature di maschi seminudi, cosce ed addominali, che, credo, farà di questo film un lavoro molto ammirato dalla popolazione femminile e/o gay di tutto il mondo, e che ha portato a riassumere ad una apprezzata blogger il tutto in una sola, spettacolare sentenza: viva il cazzo!!

venerdì, marzo 23, 2007

Segni della decadenza


La fine è vicina...
Poi non dite che non v'avevo avvisato.

giovedì, marzo 22, 2007

Riflessione amara e profondamente qualunquista

Viene vietato il porno in televisione.
Nel frattempo il portavoce del governo va a puttane.
Il paese seguirà, a breve.

martedì, marzo 20, 2007

Le grandi interviste: Caio Giulio Cesare



BASISTA: Caio Giulio Cesare, grande condottiero, generale, uomo politico...
CESARE: Senti, chiamame Giulio che sinnò famo notte
BASISTA: Come preferisce, sa che in Italia oggi c'è un famoso senatore che si chiama Giulio come lei?
CESARE: I senatori me stanno un pò sul cazzo
BASISTA: Beh, è comprensibile
CESARE: Er fatto è che dal loro punto de vista c'avevano pure raggione
BASISTA: In che senso?
CESARE: L'hanno fatto pe' er bene della Repubblica. A quei tempi se usava così, quanno un politico era incapace, o stava a diventà troppo potente, lo si faceva fuori. Però, come se dice, amo il tradimento, ma odio i traditori!
BASISTA: Peccato che certe usanze siano passate di moda, avrei in mente un paio di nomi che... ma lasciamo stare. Comunque la frase detta a suo figlio in punto di morte è rimasta nella storia!
CESARE: Davero?
BASISTA: Si, "Tu quoque, Bruto, fili mi!"
CESARE: C'è stata un pò de confusione su sta cosa... io in realtà j'ho detto "Tu quoque, Bruto, a fijo de nà mign..."
BASISTA: Si si ho capito. Si tratta di un leggero revisionismo storico
CESARE: Chiamamolo così...
BASISTA: Posso farle una domanda un pò personale?
CESARE: Dimme
BASISTA: La sua storia d'amore con Cleopatra è diventata leggenda, ci può dire qualcosa?
CESARE: Eh... (sospiro) nun c'hai idea de che donna era, faceva certi giochetti...
BASISTA: Intende a livello politico?
CESARE: Macchè, intendo che quanno te pijava te rivortava come nà tunica!!! C'hai presente quando ho detto "Veni, vidi, vici"? ecco, con lei era soprattutto "Veni", nun sò se me spiego...
BASISTA: La ringrazio molto per questa intervista
CESARE: Grazie a te, è stato un piacere parlà cò quarcuno dopo tutto sto tempo

lunedì, marzo 19, 2007

Sogni in bianco e nero




Può capitare, in una domenica assonnata e sola, di accorgersi di essere innamorati di un sogno.
Può capitare di vederlo irraggiungibile eppure così vicino.
Può capitare di avere voglia di indossare i panni di un Cary Grant teatrale disperato e in bianco e nero, e correre a portarselo via, il sogno.
Prenderlo in braccio, scendere una scala e portarselo via lasciandosi alle spalle il mondo a correrti dietro.

-Say it again, it keeps me awake
-I love you!

domenica, marzo 18, 2007

Motociclisti di mezza età col cranio in fiamme




Prendete un fumetto della Marvel di quelli che, almeno in Italia, non hanno avuto un grandissimo successo.
Prendete un attore abbastanza bravo e abbastanza famoso (per capirci: uno che, se ad un qualsiasi cinefilo medio gli dite il nome, lui vi risponde subito "ah si! quello che ha fatto [inserite nome di film famoso a piacere]").
Aggiungete una bella gnocca molto latina, con un discreto senso dello humor, che se dicesse a voi con voce vagamente alterata dall'alcol "Tu mi trovi carina?" voi nemmeno rispondereste, ma la prendereste in braccio e la portereste in un posto bellissimo a farle vedere un tramonto da cartolina, e le chiedereste in ginocchio di passare il resto della vita insieme, per dire.
Prendete poi Peter Fonda, e fategli fare il diavolo. Così, tanto perchè qualcuno possa pensare di sfuggita "Come si chiamava quell'altro film che c'aveva Rider nel titolo?"
Mescolate il tutto con una dose massiccia di pessimi effetti speciali (sto film doveva uscire due anni fa, ma è stato ritardato perchè il regista non era soddisfatto dell'effetto visivo... ma che, davero??), aggiungete una sceneggiatura che in alcuni punti sfiora il ridicolo e nel resto lo sfonda ampiamente, e ottenete uno dei peggiori film della stagione. Dell'anno. Di sempre.
Da ricordare, oltre alla già citata gnocca latina, giusto una battuta pronunciata dal cattivo del film. Che infatti è tutt'altro che originale, essendo una citazione biblica:


Devo assolutamente trovare il modo di inserirla in una conversazione, prima o poi.

martedì, marzo 13, 2007

Hype

Tarantino, Rodriguez...
No dico, davvero, vi serve altro?

lunedì, marzo 12, 2007

Il piccolo Buddha se ne va...



Magari s'è solo stufato di stare a gambe incrociate tutto il giorno. Provateci voi se pensate sia facile. Cioè, a me dopo solo cinque minuti mi si addormentano le gambe, e dopo è un casino, fa pure male. Se ti appioppano la definizione di "reincarnazione di Buddha" del resto te che cosa ci puoi fare? Niente. Te ne stai la seduto e non dici nulla, che se ti va bene tutti pensano "hai visto come medita?"
Però magari succede che un giorno ti viene in mente che avevi da fare qualcosa, o semplicemente che avevi voglia di andartene al cinema, sempre che in Nepal ti riesca di trovarne uno aperto, e allora prendi e te ne vai. E la cosa ovviamente fa notizia.
Chissà come l'hanno deciso poi che questo ragazzino qui è la reincarnazione di Buddha.
Avranno fatto un concorso tipo quelli delle poste?
Duemila persone in uno stanzone con un questionario davanti, magari pure qualcuno raccomandato ("Aoh, io conosco er Dalai Lama!!").

Se per caso non dovesse tornare, sto ragazzino qui, io avrei un suggerimento per i signori del "comitato della reincarnazione": date una nuova immagine al buddhismo!!! prendetevi sto cazzo di Scamarcio, che a noi c'ha decisamente rotto i coglioni, e ve lo cediamo volentieri!!

giovedì, marzo 08, 2007

Le grandi interviste: Jim Morrison



[...]

JIM: Se una mattina ti svegli e non vedi il sole, o sei morto o sei il sole
BASISTA: Ok Jim, ma che cazzo vuol dire?
JIM: Non lo so, però è una bella frase no?
BASISTA: Ho capito, ma non vuol dire nulla
JIM: Ma come? Cioè tu ti svegli e se non vedi il sole...
BASISTA: Si vabbè, ma se c'è nuvolo?
JIM: E cazzo c'hai ragione... non c'avevo pensato
BASISTA: E poi dai... è una frase che uno potrebbe aspettarsi in un libro di Moccia!
JIM: Chi?
BASISTA: Lascia stare va... non hai idea del culo che hai avuto a morire nel 1971
JIM: Un giorno anche la guerra si inchinerà al suono di una chitarra
BASISTA: No guarda davvero, non è colpa tua, forse non è stata una grande idea questa intervista
JIM: Sai che c'è, starsene quasi 40 anni chiuso dentro una tomba a Parigi non è facile
BASISTA: Immagino
JIM: Cambiano un sacco di cose in 40 anni
BASISTA: Il mondo gira Jim
JIM: Che poi io stavo pure pensando di smettere di fumare, ti rendi conto?
BASISTA: Pensa un pò cosa avrebbe detto la gente
JIM: Alcuni dicono che la pioggia è brutta, ma non sanno che permette di girare a testa alta con il viso coperto dalle lacrime
BASISTA: Ecco, questa già era meglio
JIM: Grazie
BASISTA: Grazie a te Jim

mercoledì, marzo 07, 2007

Spiaggia rosso sangue




Mi sveglio schiaffeggiato dalla risacca di un mare sconosciuto. Il vestito nero completamente bagnato e sporco di sabbia. Su un fianco il peso confortevole della mia calibro nove. Mi alzo in piedi stordito dal sole, dal caldo e dalla fastidiosa sensazione derivante dal non avere la più pallida idea di dove cazzo sia finito. Delle voci sgraziate ed urlanti mi riportano alla realtà. Due giovani donne in bikini, sulla spiaggia di fronte a me, se le stanno dando di santa ragione, tirandosi i capelli ed urlando in maniera decisamente fastidiosa.
"Mi scusino-cerco di interromperle-avreste la cortesia di dirmi dove ci troviamo?"
Nonostante il tono più gentile che riesca a tirar fuori (considerata anche la disagevole situazione sono sicuro di non poter fare di meglio, non so se mi capite, cazzo) le due stronze non mi degnano di attenzione. Decido di dare un taglio a questa situazione paradossale, ho un sacco di roba da fare e Perdita che mi aspetta chissà dove.
"Signore, voi leggete la bibbia?"
Le due puttane ora sembrano incuriosite e si fermano per guardarmi.
"Sapete, c'è un passo che ho imparato a memoria: Ezechiele, 25-17 'Il cammino dell'uomo timorato è minacciato...'-le due stronze ricominciano a menarsi urlando-'...dalle iniquità degli esseri egoisti e dalla tirannia degli uomini malvagi'..."
Infastidito da tanta indifferenza taglio corto, estraggo la mia calibro nove e con otto colpi pongo fine all'assurda e petulante contesa.
Un uomo con una telecamera RAI in mano esce fuori da un cespuglio guardandomi in maniera confusa.
E' pallido.
Non ho tempo per lui. Adesso ho proprio da fare.
Perdita, amore mio, dove sei finita?

martedì, marzo 06, 2007

Un angelo in bianco e nero



Per prima cosa le critiche, probabilmente necessarie, ad un film non del tutto riuscito. Angel-A di Besson parte da un presupposto discretamente interessante, per poi perdersi in una sceneggiatura che fa un pò acqua, supportata fino ad un certo punto da una fotografia in fondo bella ma che alle volte sembra essere più "estetica" che non funzionale alla narrazione (ma quante cavolo di volte devono andare da una parte all'altra della Senna, solo per mostrare tutte quelle inquadrature dei ponti di Parigi?). Però, uscendo dal ruolo di cineblogger che non mi compete, confesso che il film in fondo mi è piaciuto. E mi è piaciuto di più alla seconda visione, come spesso mi succede.
Forse semplicemente perchè mi piace l'idea di fondo che c'è dietro alla storia.
Forse semplicemente perchè piacerebbe anche a me un angelo che scende giù a dirmi che va tutto bene, almeno una volta, al posto del solito demone bastardo che si siede al bordo del letto e mi guarda dormire ripetendo in continuazione

Sei una merda Sei una merda Sei una merda Sei una merda
Sei una merda Sei una merda Sei una merda Sei una merda
Sei una merda Sei una merda Sei una merda Sei una merda

anche se poi non dovesse avere le gambe chilometriche e bellissime di Rie Rasmussen.

Almeno per una volta, per sapere com'è.

sabato, marzo 03, 2007

La distruzione della famiglia





















(esterno notte. un uomo ed una donna corrono disperatamente in una strada deserta e semibuia di una non meglio precisata città. una camera a mano li inquadra dal davanti. sono inseguiti da due strani individui che indossano strane tutine rosa)


UOMO: Corri!! Corri!! Ci stanno raggiungendo!!!
DONNA: Non ce la faccio più!!!
FROCIO 1: La vostra fuga è inutile!! Il vostro destino è ormai segnato!!
FROCIO 2: (ridendo forte) Vi prenderemo!!!

(l'uomo e la donna tentano una manovra disperata, cercando di scappare in una via laterale, ma questa si rivela essere un vicolo cieco. i due si ritrovano contro un muro altissimo, che preclude ogni possibilità di fuga)

UOMO: Maledetti!!! Non potete farci questo!!
DONNA: E' vero!! Non potete!! Noi siamo una famiglia!!
FROCIO 1: (avvicinandosi) Davvero? Una famiglia!
FROCIO 2: E ditemi, siete una famiglia tradizionale?
UOMO: Certo che siamo una famiglia tradizionale!
FROCIO 1: (ridendo in maniera rumorosa e scomposta) AHAHAHAHAHAH!!!!
FROCIO 2: (tirando fuori un foglio di carta dalla tutina) Sapete cos'è questo?

(primo piano sullo sguardo terrorizzato dell'uomo, poi della donna)

UOMO: Oh no!!! Che il signore ci protegga!!!
DONNA: Oh mio dio!!! Un DICO!!!! NOOOOOOO!!!!!!

(Frocio 1 si apre la chiusura lampo della tutina, avvicinandosi alla coppia tradizionale. l'inquadratura si sposta su Frocio 2 che esce dal vicolo. in un unico movimento di macchina l'inquadratura si sposta allargandosi. inquadra Frocio 2 dall'alto, sempre più da lontano. allargandosi ancora fino ad inquadrare dall'alto la città, rivelandola semidistrutta ed in fiamme. musica: "la cavalcata delle valkirie" di Wagner. dissolvenza a nero)