venerdì, febbraio 23, 2007

Joker & the Thief

Il buffone ed il ladro se ne stavano seduti sul pavimento polveroso della cella 715 guardandosi negli occhi. A quell'ora del pomeriggio entrava poca luce dalla finestra con le sbarre arrugginite. A quell'ora del pomeriggio entrava poco rumore dalla finestra con le sbarre arrugginite. L'ho fatto solo per liberarla, ripeteva il buffone. Ogni tanto rompeva in due quel silenzio ostinato e assillante e lo diceva. Così. Senza nessuna logica apparente. L'ho fatto solo per liberarla. Il ladro non diceva nulla. Stava lì, seduto per terra con le gambe distese e le braccia abbandonate lungo i fianchi. E piangeva. A quell'ora del pomeriggio entrava poca luce dalla finestra con le sbarre arrugginite. A quell'ora del pomeriggio entrava poco rumore dalla finestra con le sbarre arrugginite. Due uomini se ne stavano seduti sul pavimento polveroso. Uno parlava, ogni tanto. L'altro piangeva. Era la cella 715.

Liberamente ispirato alla canzone "Joker & the Thief" dei Wolfmother.

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