(Sottotitolo: "I festival non sono più quelli di una volta", oppure: "Ho giocato a calciobalilla con Wim Wenders", "Le pippe me le faccio in altri modi", fate voi)
Per alcune persone viene utilizzata, come estrema forma di rispetto, una aberrazione linguistica particolare: premettere al cognome della persona in questione l'articolo determinativo. Nell'uso comune poi, col tempo, l'articolo ed il cognome si fondono fino a diventare un tutt'uno. Trovarsi di fronte ad uno di questi eletti ai quali la vox populi ha assegnato l'onore dell'articolo può essere causa di soggezione. Quando poi, nell'aula di una scuola di cinema, ci si trova seduti a tanto così da quella persona (posizionate le mani aperte una di fronte all'altra, nel gesto tipico del giocatore di calcio che protesta con l'arbitro chiedendo la verifica della distanza della barriera per battere una punizione: ecco, la distanza era quella), e quella persona è ilMereghetti - tutto attaccato - la soggezione la senti eccome. Ma non appena ilMereghetti - sempre tutto attaccato - inizia a rispondere alle domande dell'intervistatore ci si rende immediatamente conto di due cose: la prima, banale, è che l'articolo è meritato. La seconda, per nulla scontata, è un pensiero che ci sorprende, così: "ecco un uomo che fa quello che fa con passione!".
Superata questa prima fase di studio, l'incontro con l'autore de "Il Dizionario del Cinema" ha portato alla luce che:
- I festival non sono più quelli di una volta
- Wim Wenders gioca a calciobalilla (ma solo a Cannes)
- Al cinema non ci si devono fare le pippe utilizzando l'espediente del buco nella tasca dei pantaloni
- Pare che, a proposito di pippe, ilMereghetti abbia un suo metodo particolare, ma sulla questione ha preferito non approfondire (peccato)
Per uno come me, che si sta avvicinando al mondo del cinema in maniera consapevole da relativamente poco, sentire parlare un uomo di tale esperienza, e sentirlo trasudare passione, sentirlo dare consigli (di "lavoro" e di "vita", a volte allo stesso tempo) dopo tutto questo tempo, è stato decisamente rivelatorio.
Come interessante è stato il resto della serata (e parte della nottata, a dirla tutta), complici le splendide ragazze della
Macchina Dei Sogni (organizzatrici dell'evento) in cui il livello delle conversazioni è salito di pari passo con il tasso alcolemico, fino a raggiungere vette inimmaginabili (gelati Eldorado, vestiti H&M - in particolare uno bianco e rosso che... Wow!! - , Sex & the City, Samanta Fox, tanto per citare solo qualcuno degli argomenti trattati).
Che bella serata!
E finalmente ho conosciuto anche
Souffle, che saluto!