mercoledì, marzo 07, 2007
Spiaggia rosso sangue
Mi sveglio schiaffeggiato dalla risacca di un mare sconosciuto. Il vestito nero completamente bagnato e sporco di sabbia. Su un fianco il peso confortevole della mia calibro nove. Mi alzo in piedi stordito dal sole, dal caldo e dalla fastidiosa sensazione derivante dal non avere la più pallida idea di dove cazzo sia finito. Delle voci sgraziate ed urlanti mi riportano alla realtà. Due giovani donne in bikini, sulla spiaggia di fronte a me, se le stanno dando di santa ragione, tirandosi i capelli ed urlando in maniera decisamente fastidiosa.
"Mi scusino-cerco di interromperle-avreste la cortesia di dirmi dove ci troviamo?"
Nonostante il tono più gentile che riesca a tirar fuori (considerata anche la disagevole situazione sono sicuro di non poter fare di meglio, non so se mi capite, cazzo) le due stronze non mi degnano di attenzione. Decido di dare un taglio a questa situazione paradossale, ho un sacco di roba da fare e Perdita che mi aspetta chissà dove.
"Signore, voi leggete la bibbia?"
Le due puttane ora sembrano incuriosite e si fermano per guardarmi.
"Sapete, c'è un passo che ho imparato a memoria: Ezechiele, 25-17 'Il cammino dell'uomo timorato è minacciato...'-le due stronze ricominciano a menarsi urlando-'...dalle iniquità degli esseri egoisti e dalla tirannia degli uomini malvagi'..."
Infastidito da tanta indifferenza taglio corto, estraggo la mia calibro nove e con otto colpi pongo fine all'assurda e petulante contesa.
Un uomo con una telecamera RAI in mano esce fuori da un cespuglio guardandomi in maniera confusa.
E' pallido.
Non ho tempo per lui. Adesso ho proprio da fare.
Perdita, amore mio, dove sei finita?
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1 commento:
dall'altra parte dell'isola sta infuriando la battaglia. Cerca di raggiungermi mio navigatore...
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