Closer, di Mike Nichols, racconta la storia di due coppie, o meglio di quattro personaggi, che si incontrano, si scontrano, si amano e si lasciano, alla ricerca di qualcosa che in fondo, alla fine, non trovano mai davvero.
(ma parli sul serio?)
E' fondamentalmente un film sul rapporto che esiste tra verità e bugia, tra amore e tradimento che...
(senti, c'hai presente quel numerino "2004" che c'è su IMDB vicino al titolo?)
Si vabbè ma che c'entra... io l'ho visto adesso e ne volevo parlare...
(no no, per carità fai pure, non ti volevo mica interrompere)
Dicevo... i personaggi, interpretati da attori di primo piano, vivono storie incrociate legate dal filo comune della bugia che tiene insieme e distrugge le relazioni amorose e sessuali che si instaurano tra loro...
(ammazza oh... ma tutto da solo l'hai scritta sta roba?)
Pur con l'eccezione di alcune scene davvero notevoli, quali ad esempio il primo incontro tra la fotografa Julia Roberts e la spogliarellista Natalie Portman, ricche di pathos e tensione, il film non convince del tutto. Le numerose ellissi che separano le scene (giorni, mesi, a volte anni), lo rendono un pò discontinuo e difficile da seguire...
(perchè non scrivi pure qualcosa su Casablanca? oppure Ombre Rosse? magari a qualcuno può...)
Vabbè, ascolta, se devi fare così la piantiamo qui e basta ok?
(oh ma che ti sei offeso? guarda che scherzavo... andavi bene! ma dove vai?)
1 commento:
ah... clive owen...
Al di la del piacere personale nel mangiarmi con gli occhi Clive, che in Closer da il meglio di se, io ho trovato le sue ellissi una strategia di racconto molto bella. Se, come diceva Hitchcock, il cinema è la vita con le parti noiose tagliate, qui Mike Nichols fa del puro cinema
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