giovedì, gennaio 11, 2007
La legge è uguale per tutti (è vecchia ma fa sempre ridere)
Premessa: questo non è, non vuole essere e non sarà mai un blog politico.
Di "Beppegrilli" in giro per la rete ce ne sono pure troppi.
Ma ieri sera al telegiornale ho visto una cosa che mi ha fatto un pò indignare.
Solo un pò.
E siccome questo blog è mio adesso lo scrivo qui.
Avete presente Frattini?
Quello che faceva il ministro degli esteri nello scorso governo?
Quello che è stato talmente bravo nel suo ruolo che l'hanno mandato a fare il vice presidente della Commissione Europea?
Lui.
Ieri sera al telegiornale, contestando la dichiarazione di D'Alema (che si era detto contrario all'ennesimo attacco unilaterale degli USA avvenuto in Somalia), sosteneva che "l'Unione Europea, in quanto 'consumatore di sicurezza', dovrebbe essere grata e rispettare le difficili scelte degli Stati Uniti, che invece sono stati definiti 'produttori di sicurezza'".
Produttori e consumatori.
Economia di mercato dunque.
Pura e semplice.
Le vittime civili?
Effetti collaterali del mercato suppongo.
Mi aveva quasi convinto.
Quasi.
Poi la notizia dopo: la Cassazione ha stabilito definitivamente che per l'abbattimento del DC9 di Ustica del 1980 non ci furono colpevoli. E che quindi i familiari delle vittime non hanno diritto a nessun risarcimento.
Come si pone questo fatto nella logica di mercato di cui sopra?
E' forse il pagamento dovuto per la "sicurezza" fornitaci?
Immagino non ci siano risposte facili per queste domande.
Certo che se la legge funzionasse sempre in maniera precisa ed inflessibile, come ad esempio nel caso dei bambini di Chernobyl che, cantando delle canzoni popolari senza aver chiesto previa autorizzazione (sciagurati!!), sono incorsi nelle ire dell'ispettore SIAE di turno, questo sarebbe un paese diverso.
Forse.
Dal prossimo post si torna alle seghe mentali. Giuro.
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3 commenti:
Condivido in toto. Tra poco ti linko
Sei un tesoro...
E grazie per l'ispirazione anche stavolta ;)
You write very well.
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