venerdì, dicembre 15, 2006

Ronaldinho.

La scorsa notte non riuscivo a dormire.
Così mi sono messo a fare zapping.
E tra vecchi telefilm, documentari e pubblicità di telefoni erotici sono capitato su un canale che trasmetteva la replica di una partita del Barcellona. Era appena iniziata, mi sono fermato.
Partita non male, il Barça domina agevolmente, ma per tutto il primo tempo non riesce a segnare.
Verso il quarantesimo minuto poi è capitato un episodio particolare: il centrocampista portoghese Deco avanza scavalcando la linea di centrocampo, da un'occhiata in giro e poi appoggia una palla rasoterra sulla sua sinistra, verso Ronaldinho, defilato sulla fascia.
Avete presente Ronaldinho.
Ecco, quello lì.
La palla è lenta, rasoterra, banale. E Ronaldinho sbaglia lo stop!
Lui allunga il piede verso il pallone, in un gesto automatico che avrà fatto un miliardo di volte, ma quello gli passa beffardamente sotto la suola e finisce in fallo laterale.
Ora, a vedere il miglior giocatore di calcio del mondo sbagliare un gesto così elementare ci si rimane un pò male.
E uno pensa "chissà come sarà incazzato lui!!".
E invece no.
Il regista lo inquadra in primo piano.
E lui ride. Ma non un sorriso forzato tanto per far finta di niente.
Proprio una risata, una risata di uno che si sta divertendo un mondo!
Vedendo una scena del genere sono rimasto un pò spiazzato.
Vuoi vedere, ho pensato, che allora c'è ancora qualcuno che pur giocando al livello più alto possibile si diverte ancora col pallone?
Come mi divertivo io quando giocavo in mezzo alla strada o in cortile, da ragazzino, per ore.
Ci si incontrava sempre alla stessa ora, senza bisogno di mettersi d'accordo.
E si giocava.
Le squadre fatte tirando a sorte ("e no dai... quello non lo voglio, è una pippa!" - "vabbè, lo metti in porta!").
Con le porte fatte con i giacconi o le borse messi per terra.
Con le nostre regole ("cominciamo così, poi se è squilibrata rifacciamo le squadre").
Con una mamma che ad un certo punto s'affacciava sempre da una finestra e strillava "Pierooooo!!! Vieni su che è pronto!!!!".
E Piero era sempre quello che aveva portato il pallone!
Avete presente quando adesso fanno vedere il cartello con i minuti di recupero? Ecco, quello in cortile era la stessa cosa. Anche perchè poi la risposta di Piero era sempre la stessa. "Ancora 5 minuti!!!".
In quel momento Ronaldinho m'è sembrato uno di noi. Uno di quei ragazzini.
Magari il più bravo di tutti, ma che si diverte come gli altri.
Per la cronaca, il Barcellona poi quella partita l'ha vinta.
Con due gol di Ronaldinho.
E avreste dovuto vedere come rideva, alla fine!

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